Piazza Sant’Agostino
Concorso per la riqualificazione di Piazza Sant’Agostino
Arezzo
con Piero Baroni, Cristina Celestino
Chiarini Associati (impianti), Fabrica Progetti (strutture)
Massimo Ciantelli (rendering)
Il progetto si è proposto di realizzare i seguenti obbiettivi:
- ampliare la zona pedonale, eliminare il parcheggio stabile e limitare la sosta
- caratterizzare morfologicamente e funzionalmente le differenti unità spaziali e al tempo stesso unificarle in un unico sistema
- valorizzare e incrementare la presenza vegetale
- integrare un arredo urbano di qualità
- rinnovare l’illuminazione coerentemente al nuovo disegno e all’unità degli spazi, abbinando a questa un efficace sistema di video-sorveglianza in funzione anche della sicurezza
- riqualificare l’architettura della loggia ex-lavatoi e assegnargli una nuova funzione di ludoteca e mediateca per ragazzi, che introduce nella piazza un’attrezzatura di livello urbano
- operare un completo rinnovamento dei gabinetti pubblici
- utilizzare per il raggiungimento degli obbiettivi tecnologie e materiali eco-compatibili
Il progetto riserva il massimo spazio alle zone pedonali. Riduce le carreggiate stradali, propone l’eliminazione del traffico di attraversamento mettendo il senso unico su via Garibaldi in direzione di via Minerva, eliminando il parcheggio fisso (anche in considerazione della presenza vicina del parcheggio multi piano) e limitando la sosta ad un lato del tratto superiore di via Garibaldi solo ad orario.
La preesistenza storica della balaustra antistante la chiesa viene assunta come matrice della geometria planimetrica che organizza tutto lo spazio. In particolare:
- le rette tangenti all’esterno dei due muri convergono in un vertice posto in prossimità dell’imbocco della piazza dal Corso Italia, poco dopo l’inizio della pendenza
- la bisettrice dell’angolo generato, che converge sulla porta d’ingresso della chiesa diviene l’asse su cui si sviluppa il tema della presenza dell’acqua.
Nel luogo dove l’acqua sgorgava dal mascherone in pietra, ormai irrecuperabile, è collocata una fontana composta da lastre in travertino che versa l’acqua in una vasca ottagonale, richiamo alla forma della vasca ottocentesca. Da questa, l’acqua riemerge nella fontana principale posta a valle dopo un percorso sotterraneo. Questa seconda fontana ha forma triangolare ed è racchiusa a Nord e a Est da due pareti di altezza maggiore e a Sud da una panca.
Sono individuate sei differenti unità spaziali, delle quali viene perseguita una forte caratterizzazione con una ridefinizione delle giaciture altimetriche e con la caratterizzazione dei materiali e della trama delle pavimentazioni, a cui corrispondono anche differenti funzioni.
Canto degli incontri: luogo di incontro di giovani adiacente alla fontana;
Piazza dei bambini: terrazza prospiciente la ludoteca, leggermente rialzata rispetto all’attuale e pavimentata di calcestruzzo colorato con un disegno che cita il grande paesaggista Burle Marx.
Piazza degli eventi: lo spazio di dimensioni maggiori, utilizzabile per spettacoli, ubicato di fronte alla chiesa e delimitato sui margini da due filari di Celtis australis.
Piazza di mezzo: spazio trapezoidale rialzato a valle con una scalinata che può essere utilizzato alternatamene come estensione della piazza degli eventi o di quella dei bambini.
La terrazza: il grande triangolo allungato rialzato rispetto alla strada e quindi senza conflitti con la viabilità, in parte già utilizzato dalla pizzeria ma utilizzabile, se attrezzato con panchine come zona tranquilla di sosta alberata.
Largo dei cipressi: sul luogo dell’antica piazza delle ceste, rialzando il muro verso la strada e spostando il collegamento via Mannini – via Minerva si è ricavato un angolo di verde alberato.
Il progetto per l’ edificio Ludoteca/mediateca prevede il completo svuotamento delle strutture in cemento armato di recente realizzazione e l’inserimento di una struttura leggera in acciaio. L’articolazione a piani sfalsati corrisponde a differenti funzioni.