UniFi Sesto

Polo Scientifico universitario

Polo Scientifico e Tecnologico dell’Università degli Studi di Firenze

Sesto Fiorentino (FI)

Capogruppo, con Emilio Battisti, Gianfranco Dallerba, Gian Franco Di Pietro, Teresa Gobbò, Marco Massa, Franco Purini, Paolo Sica e altri


L’area destinata al Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino ha un’estensione di circa 70 ettari sulla quale si prevede la costruzione di circa 472.000 mq di superficie utile lorda, corrispondente a circa 1.500.000 mc. La struttura urbanistica dell’area progettata a metà degli anni ’80, pur riconfermata nelle linee generali è stata modificata e adeguata col piano attuativo approvato nel 2007. Essa prevede una fascia centrale destinata agli edifici e alle funzioni specialistiche orientata est-ovest, strutturata con l’alternanze di piazze e vuoti e scandita da edifici come episodi disposti architettonicamente significativi e differenziati per tipologia e dimensioni dagli edifici circostanti destinati alla ricerca.

Planimetria dell’intervento

Il rettangolo dell’insediamento è tagliato de tre “cannocchiali verdi”, orientati nord-sud, che interrompono l’edificato e contemporaneamente mettono in relazione la Piana, il Polo Scientifico e Tecnologico e l’abitato di Sesto Fiorentino. Adiacenti ai tre “cannocchiali verdi” ci sono le tre antiche vie che da Sesto conducevano alla Piani: via Lazzerini, via dei Giunchi e via Petrosa. Lungo le prime due si sono stratificati e organizzati nel tempo insediamenti rurali e residenziali, ed è proprio su queste due vie che si stanno predisponendo le strutture di servizio alle attività di ricerca e didattica.

Vista a volo d’uccello del modello dell’intervento

Durante la nuova elaborazione del Piano Particolareggiato sono state fatte alcune considerazioni in merito al rapporto tra il Polo Scientifico e Tecnologico e l’abitato di Sesto Fiorentino valutando, fra l’altro, il rischio che questo correva di diventare un’area periferica altamente specializzata, ma di fatto vivibile solo dodici ore al giorno. Riguardo a questo, l’obbiettivo posto è stato che il Polo arrivasse alla fine a configurarsi come parte integrante del sistema urbano di Sesto e della Piana, divenendo un’area urbana vitale per tutte le ventiquattro ore. Perché funzioni diverse da quella universitaria penetrino all’interno del Polo mantenendo anche la continuità dei percorsi storici che segnano il territorio. È prevista, quindi, la realizzazione di punti ristoro, librerie, edicole, un’agenzia di viaggio, un ufficio postale uno sportello bancario, un servizio accoglienza, un punto mobilità con servizi di affitto biciclette e auto per facilitare i collegamenti con Sesto e Firenze.

Vista a volo d’uccello del modello dell’intervento

Queste attività saranno dislocate intorno a “piazze” poste ai due estremi est e ovest della fascia centrale e distribuite in modo da generare un vero e proprio tessuto urbano. Si è voluto evitare, in questo modo, sia la creazione di una rigida zonizzazione all’interno del Polo Scientifico e Tecnologico sia la già citata separazione rispetto a Sesto. Da un’analisi delle necessità di servizi di supporto per le attività proprie del Polo Universitario risulta un fabbisogno di circa 2000 posti letto per studenti, ricercatori e docenti che trascorreranno periodi di studio e lavoro presso il Polo scientifico e Tecnologico. La presenza di residenze universitarie contribuirà infine a rendere vitale l’area per tutto il giorno.

Vista aerea dell’area con gli interventi realizzati