Largo Ceramica
Recupero di Largo Ceramica
San Giovanni Valdarno (AR)
Nel 1975 la Regione Toscana individuò in San Giovanni Valdarno uno dei 4 “centri pilota” per sperimentare procedure e metodologie per il recupero del patrimonio storico urbano. Nel 1977 il Comune approvò il piano per il Centro storico, elaborato da E. Detti e G. Di Pietro, che rappresentò un’innovazione profonda per metodo e contenuti. Contemporaneamente il comune intervenne direttamente per recuperare vari edifici di notevole rilevanza architettonica e avviò la riqualificazione di strade, piazze e reti tecnologiche del centro storico.
Queste iniziative ebbero un effetto trainante per la riqualificazione nei due decenni successivi dell’edilizia minore e del tessuto sociale. All’inizio degli anni ’90, sulla scia del successo della politica per il centro storico, il comune avviò anche la riqualificazione delle fasce perimetrali, del cui programma fa parte questo progetto.
L’assunto di partenza dell’intervento è stato il recupero dell’assetto planoaltimetrico dell’area, rimettendo in luce la parte inferiore dell’antico bastione su cui è edificata la basilica.
Il tema caratterizzante è l’acqua, elemento significante di questa parte della città rappresentato dal canale Battagli. Il canale Battagli è stato per secoli fonte energetica e di approvvigionamento idrico per i lavatoi pubblici fino all’arrivo della civiltà della lavatrice: un luogo di fatica, ma anche di socialità.
La fontana, addossata al muro che regge il dislivello fra la piazza e la strada, coagula i due temi in una forma curvilinea che vuole richiamare il tracciato dell’antico canale. L’acqua cade dalla parete che delimita il suo lato lungo verso la strada rialzata. La parete è rivestita da fasce orizzontali di marmo bianco e verde in cui si incastrano cinque canali piatti in bronzo forati sul fondo. L’acqua che cade dagli ugelli e dai bordi dei canali richiama l’immagine di uno spartito musicale.
