vista dal poggio

Casa San Marco

Restauro di edificio rurale adibito a residenza

loc. San Marco, Montevarchi (AR)


Il complesso è identificato tra gli edifici di valore storico del territorio rurale. E’ costituito da una chiesetta di origine medievale con i locali della canonica e da un edificio ex rurale.

Nel 1992 i due fabbricati e i loro poderi furono acquistati dagli attuali proprietari, che realizzarono un intervento di ristrutturazione di una unità immobiliare con i relativi locali di servizio.

Il complesso è il risultato di un processo di crescita che si è sviluppato per secoli, nel quale si possono riconoscere tre fasi.

Una porzione del complesso

Il nucleo più antico, con muratura di pietrame, solai in legno e copertura ad una falda, è parte del complesso chiesa-canonica di S. Marco e appare in un cabreo del 1759 custodito nell’archivio dello Spedale degli Innocenti.

L’ampliamento successivo, anch’esso in muratura di pietrame, presenta tre campate, solai in legno e copertura a due falde parallele alle facciate Nord e Sud. Esso è rilevabile nel catasto Leopoldino della metà dell’800.

L’ampliamento più recente, databile fra il 1930 e il 1950, ha volume più piccolo ed è realizzato con muratura in laterizio, solai a voltine in ferro e laterizio e copertura ad una falda parallela alla facciata Ovest.

Il Cabreo

Nel cabreo del 1759 si vede che l’edificio terminava allineato con la facciata della chiesa e ad esso era addossata una scala esterna con sottoscala sorretto da un arco tuttora esistente. L’ampliamento ottocentesco, la cui dimensione è rilevabile nel catasto Leopoldino, si allineava sulla facciata Sud del complesso ripetendo nella parte aggiunta il ritmo delle piccole finestre, ma mantenendo comunque una netta frattura fra le due parti. Al piano terra il passaggio voltato separa nettamente le due parti. Al piano primo l’interruzione era costituita dalla loggia, nella quale sbarcava la scala esterna coperta.

Il passaggio per la discesa dalla carrozza, restaurato

Il progetto ha previsto la demolizione del tamponamento in mattoni pieni della loggia preesistente sovrastante il passaggio a volta del piano terra e la sua sostituzione con una chiusura vetrata arretrata dal filo esterno della muratura. Questo accorgimento è stato adottato per mantenere l’apertura originaria, essenziale nella composizione architettonica della facciata dell’ edifico.

Sistemazioni esterne – con Giuseppe Spinetti
Sistemazioni esterne – con Giuseppe Spinetti
Gli interni
Gli interni
Gli interni
Porzione dell’edificio ancora da restaurare